venerdì 8 aprile 2011

Manzo, Vitello, Angus, Bovino . . . . che confusione !

Se posso fare un po di chiarezza . . .

partiamo dal fatto che "BOVINO" è una famiglia di animali che raggruppa varie RAZZE, tutte quelle che sono nel titolo e altro ancora.

P.S. : se c'è qualche biologo tra i lettori, lo so, sono stato impreciso, la famiglia è quella dei Bovidi e tra le sottofamiglie ci sono i Bovini, ma qui voglio semplificare.

Tra le razze, di BOVINO, gastronomicamente più interessanti ci sono


1) CHIANINA, quella famosa per la bistecca fiorentina, che è il bovino più grosso al mondo.




2) ABERDEEN ANGUS tra cui c'è la sottorazza black Angus e red Angus
si chiama così perchè fu allevata in origine ad ANGUS, una regione della Scozia orientale.
Vedete dalla foto che è molto piu piccola della Chianina, quasi la metà.



Queste sono le razze. Poi c'è la classificazione per età. E? un regolamento della Comunità Europea, molto rigido.
Sono VITELLO tutti i bovini che hanno meno di 8 mesi
è una carne poco grassa essendo piccolo il vitello, contiene molta acqua, è rosa chiaro.
Sono VITELLONE tutti i bovini tra gli 8 e i 12 mesi. (prima era fino a 24 mesi, quindi CHIEDETE al vs macellaio cosa intende per VITELLONE) - la carne più grassa a pregiata del vitello.
Sono MANZO tutti i bovini tra 12 mesi e i 4 anni. Carne più grassa in assoluto, quindi la piu saporita.
Sono TORI tutti i bovini oltre i 4 anni.

martedì 5 aprile 2011

Carne di Maiale



Prima ancora di cercare differenze di lavorazione , provenienza, diciamo subito che ciò che più conta per la Qualità della carne di maiale che mangiamo è la vita del suino. Dove ha vissuto, come ha vissuto, cosa ha mangiato.

Essenzialmente i due grossi gruppi sono

- suini allevanti in modo intensivo

- suini allevati allo stato brado

a parte le differenze ovvie di "densità" abitativa (gli allevamenti intensivi non sono altro che enormi capannoni), c'è anche una importantisima differenza nella dieta dei due generi. Negli allevamenti intensivi danno da mangiare grano al suino, quando va bene, altrimenti pastoni distribuiti attraverso sistemi automatici, ma sempre a base di grano.
La densità di cui sopra fa si che i poveri animali vivano seza potersi muovere in mezzo ai loro stessi escrementi. E per evitare malattie gravi gli si somministrano continui antibiotici che chiaramente vanno a finire nella carne che mangiamo.
Negli allevamenti allo stato brado il maiale si ciba di ghiande, e basta. Cioè del suo alimento preferito e di cui si è cibato per milioni di anni.

Ed eccovi un altro mito da sfatare: "I maiali sono animali sporchi"
Ma chi l'ha detto ? Qualunque zootecnico vi dorà che i maiali non defecano mai nel posto in cui devono dormire, lo ritengono insopportabile. Il che fa capire quanto soffrano, negli allevamenti intensivi, dove sono costretti a defecare e dormire nello stesso metro quadro.

La rivista online Promiseland.it spiega molto bene la vita delle scrofe, le femmine di suino (1) :

"Le scrofe vivono all’interno di piccoli box collettivi con pavimento cementato. Con la gravidanza vengono inserite in gabbie metalliche dette di gestazione, larghe 60 centimetri, dove non hanno la possibilità di compiere alcun movimento, compreso quello di ruotare su sé stesse. Possono solo alzarsi per alimentarsi o giacere a terra. Rimarranno in queste gabbie per quattro mesi. Incapaci di muoversi, diventano pesantissime (è questo lo scopo naturalmente) e soggette a zoppia.

Pochi giorni prima del parto, vengono trasferite in speciali gabbie metalliche dette da parto, fasciate da una serie di tubi che permettono solo, ai piccoli, una volta nati, di potersi nutrire dalle mammelle. In queste gabbie le scrofe, dove sono impedite in qualsiasi movimento, trascorrono tre o quattro settimane, fino a quando i piccoli nati non vengono trasferiti in altri box.
Dopodichè le scrofe possono essere reinserite nel ciclo di allevamento e rese nuovamente gravide una o due settimane più tardi.

Solo trent’anni fa una scrofa in allevamento intensivo era in grado di produrre 13 suinetti all’anno. Oggi si arriva a 22, in alcuni casi anche a 28. Dal punto di vista psicologico queste scrofe diventano “nevrotiche” (come le definiscono gli allevatori): mordono le sbarre dei box per ore, siedono in posizione simile a quella dei cani, ma con aria inebetita, mostrando tutti i segni del dolore per la perdita dei piccoli. Dopo 2 anni di questa vita, anch’esse finiscono al macello.

Ai maialini, a pochi giorni dalla nascita, le code e le orecchie vengono amputate, i denti tagliati (pratica che può causare la frantumazione degli stessi e gravi infezioni), i testicoli strappati.

Queste “operazioni” servono per controllare episodi di aggressività dovuti all’eccessivo stress una volta che saranno immessi nell’allevamento (i maiali tenteranno di mordersi la coda e le orecchie e di aggredire i propri compagni a morsi). La castrazione, oltre a rendere l’animale meno aggressivo, è “necessaria” per evitare uno spiacevole sapore nella carne, in particolare per la produzione di prosciutti, stando ai gusti dei consumatori più raffinati.

Queste operazioni dovrebbero essere eseguite da uno specialista, ma per ovvi motivi economici (si tratta di numerosissimi animali da “lavorare” ogni giorno) vengono svolte da semplici operai, senza alcuna competenza veterinaria, e senza ricorrere ad alcuna anestesia, ovviamente. I suinetti durante l’”operazione” strillano terribilmente, sia per la paura che per l’intenso dolore"


(1). Promiseland.it 27 Giugno 2008